Cos’è, e come funziona l’obbligo di trasmissione dei corrispettivi

Cos’è, e come funziona l’obbligo di trasmissione dei corrispettivi


Si avvicina la data di trasmissione telematica dei corrispettivi e l’abolizione della ricevuta fiscale.


A partire dal 1° luglio 2019 i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro saranno obbligati alla trasmissione dei corrispettivi con modalità telematica, una novità che si estenderà a tutti gli esercenti dal 1° gennaio 2020

Con le nuove disposizioni fiscali del D.L. 119 del 23/10/2018, trasformato in legge, sono stati definiti i termini di obbligatorieta per l’invio telematico dei corrispettivi e per l’uscita di scena delle ricevute fiscali e, come già avvenuto con la fatturazione elettronica, non sono previste proroghe.

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Per chi ancora spera in proroghe o slittamenti, come già successo a Luglio per chi superava i 400.000€, è ormai certo che non ve ne saranno. In principio (art. 2,c. 1 del D.Lgs. n. 127/2015)  si era parlato di eventuali esoneri per alcune zone geografiche non coperte da adsl e per alcune categorie ad esempio minimi e forfettari, ma ad oggi la disposizione relativa alle aree geografiche è stata abrogata e per il resto non è stato emanato nessun decreto. Devono quindi adeguarsi alla normativa tutti gli esercenti, inclusi i regimi minimi e forfettari di cui all’art. 22 del DPR n. 633/1972; questo significa in linea di massima tutte le attività che ad oggi emettono scontrino o ricevuta fiscale. Ovviamente chi era già esonerato dall’obbligo di emettere scontrino/ricevuta rimane tale (art. 2 DPR 21.12.96 n. 696). Per casi particolari o regimi speciali ovviamente si rimanda alla consulenza del proprio commercialista.

Ci sarà pertanto una svolta epocale sui registratori di cassa che dovranno obbligatoriamente diventare registratori telematici – RT , cioè in grado di memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente all’Agenzia Entrate i dati relativi ai corrispettivi giornalieri.

Tali operazioni si potranno effettuare o mediante l’adattamentodel proprio misuratore fiscale (modifica) ove possibile o attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo apparecchio RT

Chi attualmente emette la ricevuta fiscale al posto degli scontrini dovrà adeguarsi alla normativa,scegliendo se emettere fatture elettroniche o dotarsi di registratore di cassa RT


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Per rendere meno oneroso l’avvio dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, nei confronti dei negozianti che acquisteranno nuovi registratori di cassa (o adegueranno quelli esistenti) è stato introdotto un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta.

Il nuovo bonus per chi acquista un nuovo registratore di cassa darà diritto ad un credito d’imposta di massimo 250,00 euro; chi invece adatterà il dispositivo già in negozio, riceverà un contributo non superiore a 50,00 euro. Ovviamente, queste cifre vengono intese per singolo registratore di cassa e verranno erogate fino ad esaurimento dei fondi a disposizione.

Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione tramite il modello F24, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’IVA successiva al mese in cui la fattura, rilasciata per l’acquisto o l’adattamento del registratore di cassa, è stata saldata

Tecnosistemi srl, è il partner ideale per affiancarti in questa nuova normativa. Siamo in grado di assisterti e consigliarti sia per la parte relativa al registratore telematico che per l’infrastruttura di rete e la connessione internet.


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